Per il 21 Settembre Avaaz sta organizzando una serie di mobilitazioni flash a livello planetario per sensibilizzare sul problema climatico.
In realtà, ha lasciato l'iniziativa a coloro che sono iscritti alla loro mailing list in tutto il mondo: il risultato è che in 2 giorni sono stati organizzati 1000 eventi in 88 paesi! L'imponenza della risposta mi ha colpito, mi è sembrato un chiaro esempio di come la massa possa rivelarsi più che attiva; pensate quanto tempo sarebbe servito ad Avaaz per organizzare tutti questi eventi "dall'alto"!
Questa è la mappa interattiva degli eventi di tutto il mondo: come vedete uno è organizzato anche a Firenze, in piazza Santa Croce. Chi ha partecipato alle mobilitazioni per la scuola un anno fa sa quanto siano divertenti e allo stesso tempo semplici i "flashmob", a questi 5 minuti di evento spesso è dedicato ampio spazio sui media, proprio per la curiosità che suscitano.
Mi sono sentito in dovere di fare eco (nel mio piccolo) a questa notizia, stimo le persone che si impegnano altruisticamente per il bene di tutti.
giovedì 17 settembre 2009
sabato 9 maggio 2009
mercoledì 6 maggio 2009
Parzialmente liberi
Oggi ho aggiunto su Delicious un interessante link che si riferisce ad un articolo apparso su Repubblica: "Stampa, Freedom House declassa l'Italia
'Non è più un Paese pienamente libero'"
Innanzitutto c'è da sottolineare come Freedom House sia un'istituzione autonoma che si pone come obiettivo la promozione della libertà nel mondo, quindi senza il minimo interesse nel criticare il nostro paese o l'attuale governo.
Ebbene, questa organizzazione ha retrocesso l'Italia da paese libero a paese parzialmente libero, "dal momento che la libertà di parola è stata limitata da nuove leggi, dai tribunali, dalle crescenti intimidazioni subite dai giornalisti da parte della criminalità organizzata e dei gruppi di estrema destra...".
Il punto veramente dolente, però, è rappresentato "dalla concentrazione insolitamente alta della proprietà dei media rispetto agli standard europei": Berlusconi, affermano senza reticenze gli autori del rapporto, controlla attraverso il governo la Rai, e possiede Mediaset.
Ora, negli ultimi giorni ammetto di non aver seguito in modo intensivo i tg nazionali, dal poco che ho sentito però mi è parso che non sia stata data la minima eco a questa notizia piuttosto clamorosa (nell'Europa Occidentale siamo l'unico paese "partly free")...e questo è decisamente un buon parametro per giudicare i nostri media televisivi!
So come per molti di voi questa non costituisca una notizia nuova; fa riflettere però su come, per un governo come il nostro che in un anno ha fatto molto poco (mi soffermo solo sulla quantità, astenendomi dal commentare la qualità delle leggi...vedi lodo alfano, tagli alla cultura, ronde), il consenso sia cresciuto così a dismisura.
Qui potete leggere il breve articolo per intero.
'Non è più un Paese pienamente libero'"
Innanzitutto c'è da sottolineare come Freedom House sia un'istituzione autonoma che si pone come obiettivo la promozione della libertà nel mondo, quindi senza il minimo interesse nel criticare il nostro paese o l'attuale governo.
Ebbene, questa organizzazione ha retrocesso l'Italia da paese libero a paese parzialmente libero, "dal momento che la libertà di parola è stata limitata da nuove leggi, dai tribunali, dalle crescenti intimidazioni subite dai giornalisti da parte della criminalità organizzata e dei gruppi di estrema destra...".
Il punto veramente dolente, però, è rappresentato "dalla concentrazione insolitamente alta della proprietà dei media rispetto agli standard europei": Berlusconi, affermano senza reticenze gli autori del rapporto, controlla attraverso il governo la Rai, e possiede Mediaset.
Ora, negli ultimi giorni ammetto di non aver seguito in modo intensivo i tg nazionali, dal poco che ho sentito però mi è parso che non sia stata data la minima eco a questa notizia piuttosto clamorosa (nell'Europa Occidentale siamo l'unico paese "partly free")...e questo è decisamente un buon parametro per giudicare i nostri media televisivi!
So come per molti di voi questa non costituisca una notizia nuova; fa riflettere però su come, per un governo come il nostro che in un anno ha fatto molto poco (mi soffermo solo sulla quantità, astenendomi dal commentare la qualità delle leggi...vedi lodo alfano, tagli alla cultura, ronde), il consenso sia cresciuto così a dismisura.
Qui potete leggere il breve articolo per intero.
sabato 25 aprile 2009
Momento sketch 3
Ultimamente non ho mai tempo di postare sul mio blog, guardando sulla blogroll però vedo che è un fenomeno diffuso...gli esami si avvicinano inesorabili!
Rinfresco il blog con un altro momento sketch, ho un indovinello per voi: 2 monete fanno 30 centesimi, e una non è un nichelino (negli USA un nichelino vale 5 centesimi, le altre monete sono da 1cent, 10cent, 25cent, 1$50cent (rara)).
La soluzione nel video!
Rinfresco il blog con un altro momento sketch, ho un indovinello per voi: 2 monete fanno 30 centesimi, e una non è un nichelino (negli USA un nichelino vale 5 centesimi, le altre monete sono da 1cent, 10cent, 25cent, 1$50cent (rara)).
La soluzione nel video!
martedì 14 aprile 2009
Riflessione sul copyright
Non è facile fare una riflessione, proporre delle idee su un tema così controverso.
Gli autori hanno il diritto di guadagnare su quello che creano ma con il tempo si è avuta una sorta di deriva, in senso restrittivo, delle leggi sui diritti d'autore; non è questa però, secondo me, che ha creato il dibattito che vede posizioni molto diverse in vari paesi, bensì l'avvento della rete e della tecnologia del peer2peer.
La totale restrizione è stata travolta dalla totale libertà (per gli autori ovviamente molto dannosa) nel campo dello scambio di materiale di qualsiasi genere: una vera rivoluzione che ha sconvolto, con il tempo, il modo di pensare su questo argomento.
Si è passati da un estremo all'altro, non la considero una soluzione ma, secondo me, nessuna riforma in senso liberale sarebbe avvenuta senza la rivoluzione di cui ho parlato: si è semplicemente preso atto della sconfitta del sistema precedente, alla luce dell'avvento delle nuove tecnologie, applicate ad una massa perfettamente in grado di usarle.
Il Italia non è stato immediato: fino a pochi anni fa si demonizzava il p2p.
Nel 2004, in una operazione della finanza contro delle persone che condividevamo materiale audio/video in grande quantità, il presidente dell'organizzazione che rappresenta l'industria discografica mondiale (IFPI) affermava: "il pubblico sa che scaricare musica da Internet è illegale e quanto questa pratica stia danneggiando l'industria musicale, ma perseverano comunque nella pratica, pensando di essere intoccabili. Queste persone non hanno rispetto per la musica e con loro nessun tipo di attività di informazione può funzionare(...)".
L'atteggiamento è molto cambiato, il comma 1 bis all'art.70 della legge 633 ha già fatto esultare il mondo del p2p, sebbene non sia totalmente chiaro su molti aspetti.
Torno all'incipit, non è facile proporre delle soluzioni: gli autori risultano molto danneggiati, soprattutto rispetto alla situazione precedente. Si dovrebbe ricercare una sorta di equilibrio, ma tentare di rendere illegale il peer2peer, oltre a risultare tecnicamente difficile, rischia di apparire ormai anacronistico.
Gli autori hanno il diritto di guadagnare su quello che creano ma con il tempo si è avuta una sorta di deriva, in senso restrittivo, delle leggi sui diritti d'autore; non è questa però, secondo me, che ha creato il dibattito che vede posizioni molto diverse in vari paesi, bensì l'avvento della rete e della tecnologia del peer2peer.
La totale restrizione è stata travolta dalla totale libertà (per gli autori ovviamente molto dannosa) nel campo dello scambio di materiale di qualsiasi genere: una vera rivoluzione che ha sconvolto, con il tempo, il modo di pensare su questo argomento.
Si è passati da un estremo all'altro, non la considero una soluzione ma, secondo me, nessuna riforma in senso liberale sarebbe avvenuta senza la rivoluzione di cui ho parlato: si è semplicemente preso atto della sconfitta del sistema precedente, alla luce dell'avvento delle nuove tecnologie, applicate ad una massa perfettamente in grado di usarle.
Il Italia non è stato immediato: fino a pochi anni fa si demonizzava il p2p.
Nel 2004, in una operazione della finanza contro delle persone che condividevamo materiale audio/video in grande quantità, il presidente dell'organizzazione che rappresenta l'industria discografica mondiale (IFPI) affermava: "il pubblico sa che scaricare musica da Internet è illegale e quanto questa pratica stia danneggiando l'industria musicale, ma perseverano comunque nella pratica, pensando di essere intoccabili. Queste persone non hanno rispetto per la musica e con loro nessun tipo di attività di informazione può funzionare(...)".
L'atteggiamento è molto cambiato, il comma 1 bis all'art.70 della legge 633 ha già fatto esultare il mondo del p2p, sebbene non sia totalmente chiaro su molti aspetti.
Torno all'incipit, non è facile proporre delle soluzioni: gli autori risultano molto danneggiati, soprattutto rispetto alla situazione precedente. Si dovrebbe ricercare una sorta di equilibrio, ma tentare di rendere illegale il peer2peer, oltre a risultare tecnicamente difficile, rischia di apparire ormai anacronistico.
lunedì 13 aprile 2009
PubMed
Tempo fa ebbi dei problemi di equilibrio, associati a vertigini e nausea, che mi spaventarono non poco, considerato che si svilupparono da un giorno a l'altro. Ho condotto quindi la mia ricerca su PubMed in riferimento a quei disturbi.
Ho scoperto intanto il nome, vertigine parossistica posizionale benigna (cupololitiasi). E' determinata dal distacco degli otoliti, una sorta di sassolini, che dalla loro posizione naturale si spostano nel labirinto causando forte nausea, sbandamento, vertigini ad ogni movimento della testa.
Mi stupii quando l'otorino fece passare questo disturbo facendomi eseguire semplicemente particolari movimenti della testa(accompagnati da vertigini insopportabili!); cercando su pubMed ho scoperto che si chiama manovra di Semont, e serve a riposizionare questi otoliti nel vestibolo. C'è scritto anche come sia spesso controindicata, in quanto rischia di sparpagliare questi sassolini nei vari canali semicircolari, complicando la situazione.
Partendo da parole come vertigo, nausea, otolith ho scoperto tutte queste cose, aiutato anche dalla funzionalità del motore di ricerca di PubMed di sostituire quello che scrivo con la parola adatta(anche google ha la stessa funzione, "forse cercavi..."). Il rischio che si corre effettuando ricerche su internet è di trovare risultati inattendibili; credo quindi che PubMed sia una risorsa molto importante per chiunque si occupi di medicina, data l'attendibilità dei suoi contenuti.
Ho scoperto intanto il nome, vertigine parossistica posizionale benigna (cupololitiasi). E' determinata dal distacco degli otoliti, una sorta di sassolini, che dalla loro posizione naturale si spostano nel labirinto causando forte nausea, sbandamento, vertigini ad ogni movimento della testa.
Mi stupii quando l'otorino fece passare questo disturbo facendomi eseguire semplicemente particolari movimenti della testa(accompagnati da vertigini insopportabili!); cercando su pubMed ho scoperto che si chiama manovra di Semont, e serve a riposizionare questi otoliti nel vestibolo. C'è scritto anche come sia spesso controindicata, in quanto rischia di sparpagliare questi sassolini nei vari canali semicircolari, complicando la situazione.
Partendo da parole come vertigo, nausea, otolith ho scoperto tutte queste cose, aiutato anche dalla funzionalità del motore di ricerca di PubMed di sostituire quello che scrivo con la parola adatta(anche google ha la stessa funzione, "forse cercavi..."). Il rischio che si corre effettuando ricerche su internet è di trovare risultati inattendibili; credo quindi che PubMed sia una risorsa molto importante per chiunque si occupi di medicina, data l'attendibilità dei suoi contenuti.
martedì 7 aprile 2009
C'era una volta...
La guerra a Gaza. Pochi mesi fa a dir la verità...prima pagina su tutti i giornali, primo servizio su tutti i tg. Ci siamo lasciati con "stanno lavorando per una tregua duratura", "verranno mandati soldati ONU per evitare che riaccada", "il mondo dovrà impegnarsi più che in passato per risolvere il conflitto".
Avete sentito più niente in tv? Chi di voi legge giornali nazionali forse sarà più informato sul potenziale disastro che sta maturando. Aggiorno per chi vorrà leggere, cercherò di essere il più breve possibile, ma poi non criticate la superficialità!
1) Primo guaio, quello che temo di più: il nuovo governo israeliano appena eletto è una coalizione di estrema destra che rifiuta la soluzione dei "2 Stati 2 popoli" che tutto il mondo, estremisti islamici esclusi, cerca di adottare. Il ministro degli esteri in particolare è una figura quantomeno agghiacciante; sorvolando sull'accusa di corruzione in un processo che va avanti da 13 anni (il primo ministro israeliano si era dimesso per accuse di corruzione) si è disdinto per essere profondamente razzista ed antiarabo (se vi fa meno effetto di antisemita la colpa è dei media), si ripropone di adottare "soluzioni" come la deportazione degli arabi da Israele in quanto fanno più figli degli israeliani e demograficamente sono pericolosi.
2) I palestinesi non si sono accordati per un governo di unità nazionale, vedo difficile il via a trattative per un piano di pace senza la partecipazione di tutte le componenti palestinesi.
3) La politica israeliana è nuovamente molto aggressiva riguardo l'allargamento delle colonie illegali e la distruzione di case e proprietà di cittadini palestinesi in Cisgiordania. Un rapporto dell'Unione Europea(non l'Iran), che ovviamente non è stato diffuso da nessun tg, accusa Israele di: "using settlement expansion, house demolition, discriminatory housing policies and the West Bank (separation) barrier as a way of actively pursuing the illegal annexation of east Jerusalem"
4) Nessuna tregua a Gaza è stata firmata! Semplicemente sono cessati i combattimenti. E tutti i fattori scatenanti il conflitto sono ancora in piedi: Hamas non è controllata, possiede migliaia di razzi, Israele non fa passare dai valichi gli aiuti umanitari! Ecco un breve video apparso su Repubblica.it (non su Liberazione) che lo testimonia, e ancora una volta nessun tg ne ha parlato. Pensate se gli aiuti umanitari di tutto il mondo arrivassero ora agli sfollati in Abruzzo e alla frontiera non venissero fatti passare!
La guerra a Gaza, oltre a lasciare 1200 morti (900 civili, 300 bambini, secondo le ultime stime, mai diffuse dai media italiani) ha generato decine di migliaia di sfollati. Avete di fronte agli occhi ora le vittime del terremoto in Abruzzo, potete forse comprendere, guardandoli negli occhi, come si sente una persona che perde famiglia, averi, tutto ciò che ha costruito in una vita.
Pensate ora all'estrema povertà e all'indifferenza del mondo in cui vivono gli abitanti di Gaza e che, purtroppo, vedono quotidianamente il loro nemico a pochi Km di distanza, in uno Stato tra i più avanzati al mondo. Capite come questo, e tutti i punti precedentemente elencati, possano costituire un mix esplosivo per la situazione della regione.
So che molti di voi non conoscono minimamente la storia tra Israele e mondo arabo, se andaste però a cercare la sorgente da cui si genera l'odio su cui campa Al Qaeda e i folli che ne fanno parte, sareste stupiti di quante responsabilità abbia questo conflitto.
Forse qualcuno si indignerà se ho affiancato più volte l'immagine dei sopravvissuti in Abruzzo a questa, ma ho pensato potesse semplificare le cose ai tanti che vedono le tragedie del mondo molto, troppo lontane per curarsene (come dice a mio avviso saggiamente Gianmario nel suo blog).
Avete sentito più niente in tv? Chi di voi legge giornali nazionali forse sarà più informato sul potenziale disastro che sta maturando. Aggiorno per chi vorrà leggere, cercherò di essere il più breve possibile, ma poi non criticate la superficialità!
1) Primo guaio, quello che temo di più: il nuovo governo israeliano appena eletto è una coalizione di estrema destra che rifiuta la soluzione dei "2 Stati 2 popoli" che tutto il mondo, estremisti islamici esclusi, cerca di adottare. Il ministro degli esteri in particolare è una figura quantomeno agghiacciante; sorvolando sull'accusa di corruzione in un processo che va avanti da 13 anni (il primo ministro israeliano si era dimesso per accuse di corruzione) si è disdinto per essere profondamente razzista ed antiarabo (se vi fa meno effetto di antisemita la colpa è dei media), si ripropone di adottare "soluzioni" come la deportazione degli arabi da Israele in quanto fanno più figli degli israeliani e demograficamente sono pericolosi.
2) I palestinesi non si sono accordati per un governo di unità nazionale, vedo difficile il via a trattative per un piano di pace senza la partecipazione di tutte le componenti palestinesi.
3) La politica israeliana è nuovamente molto aggressiva riguardo l'allargamento delle colonie illegali e la distruzione di case e proprietà di cittadini palestinesi in Cisgiordania. Un rapporto dell'Unione Europea(non l'Iran), che ovviamente non è stato diffuso da nessun tg, accusa Israele di: "using settlement expansion, house demolition, discriminatory housing policies and the West Bank (separation) barrier as a way of actively pursuing the illegal annexation of east Jerusalem"
4) Nessuna tregua a Gaza è stata firmata! Semplicemente sono cessati i combattimenti. E tutti i fattori scatenanti il conflitto sono ancora in piedi: Hamas non è controllata, possiede migliaia di razzi, Israele non fa passare dai valichi gli aiuti umanitari! Ecco un breve video apparso su Repubblica.it (non su Liberazione) che lo testimonia, e ancora una volta nessun tg ne ha parlato. Pensate se gli aiuti umanitari di tutto il mondo arrivassero ora agli sfollati in Abruzzo e alla frontiera non venissero fatti passare!
La guerra a Gaza, oltre a lasciare 1200 morti (900 civili, 300 bambini, secondo le ultime stime, mai diffuse dai media italiani) ha generato decine di migliaia di sfollati. Avete di fronte agli occhi ora le vittime del terremoto in Abruzzo, potete forse comprendere, guardandoli negli occhi, come si sente una persona che perde famiglia, averi, tutto ciò che ha costruito in una vita.
Pensate ora all'estrema povertà e all'indifferenza del mondo in cui vivono gli abitanti di Gaza e che, purtroppo, vedono quotidianamente il loro nemico a pochi Km di distanza, in uno Stato tra i più avanzati al mondo. Capite come questo, e tutti i punti precedentemente elencati, possano costituire un mix esplosivo per la situazione della regione.
So che molti di voi non conoscono minimamente la storia tra Israele e mondo arabo, se andaste però a cercare la sorgente da cui si genera l'odio su cui campa Al Qaeda e i folli che ne fanno parte, sareste stupiti di quante responsabilità abbia questo conflitto.
Forse qualcuno si indignerà se ho affiancato più volte l'immagine dei sopravvissuti in Abruzzo a questa, ma ho pensato potesse semplificare le cose ai tanti che vedono le tragedie del mondo molto, troppo lontane per curarsene (come dice a mio avviso saggiamente Gianmario nel suo blog).
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